L’installazione, creata per la VI edizione del Castelnuovo Festival, descrive attraverso il miracolo della partenza, quasi spiato, il segreto della vita che si nasconde dentro i nostri spazi e dietro i nostri ricordi. Una serie di piccoli ritratti fotografici, un trompe-l’œil di una panca di una sala d’attesa che nasconde vite anonime, un albero di ricordi, un ripiano con disegni e foto di viaggi: la migrazione unisce in in’iperbole i viaggi cinquecenteschi dei coloni, quelli contemporanei dei clandestini e i trasferimenti estivi della mia infanzia.
Uccelli, 12 foto base 18 cm – Albero memore, foto e ramo – All’angolo, stampa digitale, specchio e ferro, cm 160x40x50 – Per mezzo, ferro, cartone disegni e foto, cm 100×50 – La storia, 5 digital print, cm 80×40 ognuna